COLTURE A RISCHIO: la siccità imperversa

14 Giu 2022

Dopo le precipitazioni sparse a carattere temporalesco delle scorse settimane (che avevano consentito un lieve incremento dei suoi livelli di circa 30-40 m3/s), il fiume Po prosegue nella lenta discesa dei valori di portata con la sezione di Pontelagoscuro (FE) in condizione di severità estrema (portata attuale: 328 m3/s – fonte: Autorità Distrettuale del fiume Po): una situazione che incide negativamente sul cuneo salino i cui valori di risalita sono incrementati ulteriormente a 15 km (in condizioni di alta marea) e 20 km (in condizioni di bassa marea).
A questo quadro fortemente negativo si aggiungono temperature tipiche del mese di Agosto (+3/4° gradi rispetto alla media del periodo) e la preoccupazione per la possibilità di notti tropicali che potrebbero aumentare il fabbisogno idrico delle colture nei campi, con il tenore di umidità dei suoli già ai minimi e i terreni minati pesantemente dall’assenza di piogge e dal fenomeno dell’evapotraspirazione (forti venti) che li ha resi asciutti.
“In questo momento, fortemente critico per lo stato idrologico del Po, la domanda irrigua sta toccando il suo apice – evidenzia Nicola Dalmonte, presidente del CER - : le colture arboree sono infatti nelle fasi delicate di riempimento dei frutti, le orticole sono particolarmente sensibili a stress idrici e termici causati dalle ondate di calore e i cereali primaverili-estivi hanno iniziato le fasi di levata e maggiore richiesta irrigua. In questo contesto Il CER sta continuando, con grande impegno, a svolgere il suo ruolo-chiave di fornitore per l’approvvigionamento di risorsa, in un contesto davvero difficile, a tutela delle produzioni agricole di pregio della nostra regione”.

CANALE EMILIANO ROMAGNOLO
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